A chi si rivolge il d.lgs 231 del 2001

A chi si rivolge il d.lgs 231 del 2001

Il d.lgs 231 del 2001 si rivolge, oltre che alle società, a tutti gli enti dotati di personalità giuridica, nonché alle associazioni. Anche prive della personalità giuridica. Con riferimento agli enti pubblici, essa ricomprende i soli enti pubblici economici, per altro destinati a scomparire.

Alcuni casi particolari:

LE SOCIETÀ UNIPERSONALE

Sia in forma di s.r.l., che di s.p.a., rientrano nel novero degli “Enti” soggetti alla responsabilità. Abilitata dalla Riforma del 2003 all’esercizio di attività economico-lucrativa. Sia nel caso in cui l’unipersonalità costituisca l’elemento tipico nella fase di costituzione. Sia nell’ipotesi in cui la pluripersonalità venga meno nel corso della vita dell’impresa;

IL GRUPPO SOCIETARIO.

Il d.lgs 231 del 2001 ha un contenuto normativo imperativo esclusivamente per la singola società.

ENTI NON PROFIT.

Nel contesto dei cosidetti enti non profit, come ad esempio:

  • associazioni;
  • fondazioni,
  • comitati,
  • organismi portatori di interessi collettivi,

una particolare attenzione deve essere posta nei confronti quegli enti formalmente “non commerciali”. Questi perseguendo i propri fini istituzionali ideali, tipicamente non lucrativi, e pongono in essere un’attività, secondaria di natura commerciale. La giurisprudenza ritiene abusiva, in maniera colposa, qualora non dolosa, l’attività commerciale esercitata, anche se in via strumentale e/o mediata da questi enti. L’ente non profit che concretamente svolge attività commerciale, ancorché strumentale per il perseguimento di fini statutari, e pur rivestendo un abito giuridico non tipicamente imprenditoriale, potendo incorrere nella realizzazione dei reati tipici presupposti dal D.Lgs. n. 231, in particolare di taluni reati societari previsti dal articolo 25 ter, ma anche degli altri, come ad esempio la concussione e la corruzione previsti dall’articolo 25 del D.Lgs., dovrà essere considerato come imputabile di responsabilità amministrativa per illecito.

Studi professionali

Il d.lgs 231 del 2001 si applica anche agli studi professionali. A sancirlo è una sentenza della Cassazione, la n. 4703 della Seconda sezione penale, del 2012, che ha infatti considerato legittima l’applicazione della sanzione dell’interdizione dall’esercizio dell’attività per la durata di un anno.

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